Questa settimana la rubrica “Voi figli delle Stelle” è dedicata a grandi Carabinieri che hanno fatto la storia del nostro Paese. E’ doveroso ricordarli, poiché sei elementi che non hanno onorato la divisa dell’Arma, non possono far dimenticare il lavoro svolto da questi grandi uomini. Ma soprattutto, non possono far dimenticare il lavoro che tutti i giorni svolgono in tutta Italia, gli oltre 100.000 Carabinieri in servizio. Partiamo dall’inizio: così come riportato sul sito ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, questo corpo “nasce il 13 luglio 1814, quando il sovrano del regno Sardo-Piemontese Vittorio Emanuele I, istituì a Torino il Corpo dei Carabinieri Reali, un’istituzione con la duplice funzione della difesa dello Stato e della tutela della sicurezza pubblica. Era il Corpo di soldati d’élite, armati di carabina (per questo chiamati Carabinieri) ed era il primo Corpo dell’Armata Sarda diffuso su tutto il territorio italiano, non solo nelle città ma anche nei villaggi a stretto contatto con la popolazione, ed è proprio il contatto e la vicinanza con il popolo che ha contribuito da sempre al successo dei Carabinieri. Amati non solo in Italia ma anche all’estero”.
E’ importante ricordarli come giusto che meritano.
Se pensiamo a grandi Carabinieri, viene in mente il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa (Vittima di Cosa Nostra il 3 settembre 1982). Sergio De Caprio, detto anche Capitano Ultimo, colui che il 15 gennaio 1993 arrestò il Boss Totò Riina, arresto che cambiò la storia del nostro paese, iniziando a dar giustizia a tutte le Vittime di Mafia, Vittime come il Giudice Giovanni Falcone, il Giudice Paolo Borsellino, il Giudice Rocco Chinnici e tutti gli angeli della scorta morti onorando la divisa sino all’ultimo istante. E’ importante ricordare anche il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso un anno fa a Roma, a cui pochi giorni fa è stata intitolata un’ambulanza, che ha lasciato vedova Rosa Maria, una donna distrutta dal dolore, che cerca di andare avanti portandosi dentro di sé Mario e che pretende come giusto che sia “GIUSTIZIA”. E’ importante ricordare anche 12 angeli, 12 Carabinieri che il 12 novembre 2003 morirono a Nassiriya: Enzo Fregosi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Alfio Ragazzi, Massimiliano Bruno, Daniele Ghione, Filippo Merlino, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horatio Maiorana e Andrea Filippa. Non dimentichiamo neppure i tanti gesti belli che quotidianamente fanno onore a tutti gli appartenenti dell’Arma, dal carabiniere che decide (durante il lockdown) di devolvere l’intero stipendio mensile per aiutare chi soffre con cibo e beni di prima necessità, alle persone anziane che chiamano al centralino perché hanno bisogno di parlare, perchè si sentono sole e la pattuglia/gazzella arriva per donarle un sorriso. La lista di grandi Carabinieri e dei loro grandi gesti è lunghissima e sei mele marce non possono rovinare il lavoro svolto da questi uomini immensi.