Una storia che sembra un poliziesco anni ’70, surreale rispetto ai tempi attuali.
Un 23enne di Roma ha denunciato di essere stato brutalmente pestato, senza alcun motivo, da un poliziotto in borghese. La notizia è stata riportata in esclusiva da Leggo.it dove appaiono anche foto del giovane con la maglia sporca di sangue e il volto tumefatto.
Secondo il racconto del 23enne, tutto sarebbe nato da un battibecco avvenuto mentre era a bordo del suo motorino, al quale si è accostata la vettura con all’interno il poliziotto.
Dal battibecco – sempre secondo la versione del ragazzo – si sarebbe passati alla violenza fisica. Dopo un paio di ceffoni, secondo il giovane, il poliziotto avrebbe estratto il tesserino, qualificandosi e iniziandolo a minacciare: “ti arresto”, “ti sparo”.
Una storia che ha dell’incredibile e fa raggelare. Se la si analizza con obiettività non si esclude nulla a prescindere, ma è chiaro che nel racconto ci sono delle lacune. Se invece la si “analizza” (analizzare è un parolone) dal punto di vista degli ACAB, alla forca tutti i poliziotti. D’altronde il popolo degli ACAB, analfabeti funzionali per eccellenza, si è già espresso nei commenti sotto l’articolo di Leggo.
Riflettiamo:
- Esiste un tipo di malattia (forse neurologica) che colpisce solo uomini appartenenti alle forze di polizia. Questa malattia, improvvisamente, li rende violenti e picchiatori, senza alcun motivo (?)
- All’indomani di fatti di cronaca eclatanti che vedono coinvolti per reati gravissimi appartenenti alle Forze dell’Ordine (vedi i fatti di Piacenza), la malattia di cui al punto 1 si accentua e tutti gli uomini in divisa diventano belve, tipo i lupi in raccolta quando il capo branco ulula alla luna (?) infatti, dinamica simile è stata denunciata qualche giorno fa da un membro dei centri sociali di Venezia, il quale sarebbe stato manganellato dai carabinieri senza motivo (circostanza smentita dalle telecamere).
- Eventi come questi sono linfa vitale per gli pseudo intellettuali dei diritti umani che, facendosi scudo con la nobile causa dei diritti, sguinzagliano feccia di ogni tipo nei confronti delle forze dell’ordine, alimentando odio e pregiudizio per sfamare quella loro malata ideologia antipolizia.
- Il 23enne di questa storia, sicuramente conciato malissimo, ha raccontato la sua versione e ha denunciato il tutto ai Carabinieri. Ha raccontato che dopo essere stato spintonato dal poliziotto, le volanti sono arrivate in pochi minuti. Arrivati a questo punto della storia, il poliziotto esce di scena. Adesso ci aspettiamo che questo presunto poliziotto balordo sia individuato e severamente punito, se davvero artefice di questa violenza.
Sono tante le cose che non tornano in questa storia. Particolari che su Leggo non emergono. Dov’era questo poliziotto quando sono arrivate le sei o sette volanti a sirene spiegate?
E poi… siamo sicuri sia davvero un poliziotto? Spiegatemi, a chi verrebbe in mente, in pieno centro, in questo periodo storico in cui basta che tossisca una zecca per finire a processo, di picchiare un ragazzo in quel modo? Bè, rileggete i 4 punti sopra.
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