Le notizie che ho letto in questi giorni mi hanno fatto rabbrividre, 6 carabinieri arrestati a Piacenza. Per la prima volta in Italia, un’intera Caserma dei Carabinieri viene messa sotto sequestro, la Caserma definita “degli orrori”, tra torture, spaccio, violenza e sesso con le escort. Credo fortemente che chi disonora la divisa, chi non la rispetta, “NON MERITA DI INDOSSARLA” e debba essere radiato e pagarne le conseguenze con la legge. Una legge punitiva forte. Personalmente, amando molto le Forze dell’Ordine, amando molto il loro lavoro/vocazione, il loro impegno, coraggio e sacrificio, mi vergogno per loro, per questi elementi che non sanno neppure cosa significa “INDOSSARE LA DIVISA”. E ci tengo ad aggiungere: “BASTA GENERALIZZARE”, non è giusto che per colpa di mele marce, ci debbano rimettere gli oltre 100.000 Carabinieri, che prestono h24 il servizio per mantenere la sicurezza del nostro paese. Sono vicinissima a tutta l’Arma dei Carabinieri. Inoltre, da “Donna del Sud”, ci tengo a ribadire che certi pseudo giornalisti che offendono le persone del sud, dovrebbero chiedere SCUSA. Scusa a tutte quelle persone del Sud oneste e per bene, ci tengo ricordare che siamo tantissimi. Provo dolore, se penso a quanti uomini e donne hanno perso la vita, Vittime della Criminalità Organizzata, che hanno lasciato sole madri, mogli, sorelle, figli. E leggere quello che ho letto inerente a noi persone del sud, specie durante i giorni della commemorazione in ricordo della Strage di Via D’Amelio, dove persero la vita uomini come il Giudice Paolo Borsellino, “gli angeli” della Scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, uomini e donne che rendono orgogliosi specialemente noi “persone del sud” di essere del SUD, beh leggere tutto ciò fa male. Ed è una vergogna che nessuno al giorno d’oggi abbia preso provvedimenti, gli stessi provvedimenti che andrebbero presi inerente ad un video di un pseudo cantante rapper, che non solo oltraggia la divisa, la volante, ma che non è modello per i giovani, giovani che andrebbero più tutelati. Ma sopratutto, per chi ha perso in servizio l’uomo che amava, fa doppiamente male. E in tutto questo, dov’è lo STATO?