«E’ stata ampiamente chiarita dalla Questura di Roma la vicenda relativa al manifesto di CasaPound appeso in una stanza interna del commissariato Esquilino e fotografato da grande distanza da novelli Sherlock Holmes…
Si tratta di un oggetto sequestrato durante delle manifestazioni e posto in una stanza utilizzata per riporre il materiale sequestrato. La senatrice Monica Cirinnà, dunque, può anche prendere una tisana tranquillante e farsi passare l’indignazione».
A dichiararlo è Franco Maccari, V. Presidente Nazionale del Sindacato di Polizia (Fsp).
«La Cirinnà – prosegue Maccari – ha dichiarato che non basta rimuoverlo e che presenterà una interrogazione parlamentare. Non accettiamo prediche né lezioni da chi posa sorridente accanto a persone che denigrano le Forze di Polizia. Non abbiamo di certo dimenticato la foto della senatrice con l’attivista lgbt che indossava la maglietta “Frociaria di Stato”. La Cirinnà – continua ancora Maccari – farebbe meglio ad occuparsi di altro. Seppure il manifesto fosse stato esposto, non avrebbe violato alcuna legge in quanto CasaPound si è presentato alle ultime elezioni. Al contrario, le leggi le violano i delinquenti, i camorristi. Quelli sì – conclude -, vanno perseguiti».