“Non appartiene al profilo umano e professionale del dottor Andrea Garau spiegare interventi quantunque garbatamente sollecitati intorno a fatti di rilevanza penale fuori dall’esercizio delle funzioni, nè replicare in tale, come in nessun altro contesto, ad allusioni finalizzate a ricondurne le determinazioni anche solo in nuce a pregiudizi basati su condizionamenti personali, essendo ogni incombenza adempiuta nell’ambito delle funzioni pubbliche da egli esercitate esclusivamente e inderogabilmente vincolata all’oggettiva applicazione della legge”. Lo scrive l’avvocato Ivano Lai in una nota diffusa per conto di Andrea Garau, capo della procura di Ferrara, in merito alle dichiarazioni rilasciate da Ilaria Cucchi sulla richiesta di archiviazione avanzata dal magistrato di una querela presentata dalla famiglia Cucchi contro un medico per commenti sui social ritenuti diffamatori.
“Il dottor Garau ritiene doveroso – si legge nella nota – rimarcare la linearità che contraddistingue il suo modus operandi ispirato ai doveri di correttezza imparzialità e onestà intellettuale per l’attuazione dei quali opera con il solo e oggettivo apprezzamento degli elementi e delle circostanze conosciuti, senza condizionamenti congetturali e consegnando, in ogni caso, le proprie determinazioni alla garanzia dello scrutinio giurisdizionale. Per questo – sottolinea l’avvocato Lai – appare non conferente per il ruolo svolto dal dottor Garau, che gli sia irritualmente richiesto di dar riscontro a interrogativi o domande di persone private, in merito a espressioni anche eventualmente lesive di diritti qualora dette sollecitazioni, non siano veicolate per mezzo di istanze da presentarsi nelle forme e modalità prescritte dal codice di procedura penale, le sole a consentire l’intervento dell’Autorità giudiziaria competente attraverso l’applicazione delle norme di rito”.
Garau avrebbe anche detto, a margine di una conferenza stampa, che “i processi si fanno in tribunale” e che lui è solito evitare “spettacolarizzazioni su aspetti giudiziari”.