“Non è possibile che dopo mesi di pandemia e allerta sanitaria in Calabria non si riescano ad applicare protocolli operativi corretti per il personale delle Forze di polizia, unici in Italia a non avere ancora ottenuto il test sierologico gratuito”. Lo afferma il segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia, Giuseppe Brugnano, dopo quanto avvenuto a Reggio Calabria.
“Il questore di Reggio – ha spiegato Brugnano – ha deciso di sottoporre i poliziotti a test sierologico attraverso una convenzione con un’ associazione, facendo pagare però dodici euro ad ogni poliziotto. Una procedura che è stata bocciata dalla Direzione Centrale Sanità del Dipartimento della Pubblica sicurezza, la quale ha vietato l’utilizzo della sala medica. Siamo convinti che l’amministrazione non può essere assente rispetto al tema della tutela del proprio personale e il questore di Reggio Maurizio Vallone non può dimostrare di non essere aggiornato sulla gestione delle tutele basilari per i poliziotti, ai quali dovrebbe rivolgere un atteggiamento più rispettoso e comprensivo”.
Secondo Brugnano, “la Calabria è una realtà complessa, vista anche l’esposizione che il personale di polizia subisce rispetto agli sbarchi di migranti, per questo rinnoviamo l’appello alla presidente Jole Santelli, con la quale abbiamo avvieremo un confronto, affinché si faccia carico del pagamento dei tamponi da effettuare a tutti gli operatori della sicurezza. Non possiamo continuare a sopportare una situazione di disagio e incertezze che – ha concluso Brugnano – penalizza fortemente una categoria che rimane tra le più esposte al rischio contagio”.