Ennesima giornata di “passione” per i poliziotti penitenziari del carcere minorile di Roma, che si sono trovati ieri a gestire l’ennesima situazione ad alto rischio e dove solamente la professionalità dei poliziotti penitenziari e il fato hanno evitato una tragedia tra le sbarre.
“Stamattina, un detenuto nordafricano di 19 anni ha dato fuoco a tutto ciò che era presente nella cella. Già ieri, lo stesso detenuto maggiorenne, aveva provato a dare fuoco alla cella”, spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria. “Poteva essere una tragedia, sventata dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari di servizio nel Reparto e dal successivo impiego degli altri poliziotti penitenziari. Sono stati bravi i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere minorile romano a intervenire tempestivamente, con professionalità, capacità e competenza”.
Capece esprime ai poliziotti di Casal del Marmo “la solidarietà e la vicinanza del SAPPE” ed evidenzia come l’incendio sventato nel carcere è “sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E la situazione è diventata allarmante per la Polizia Penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici”.
Per Capece “la Polizia Penitenziaria che opera nel settore minorile, come i colleghi in servizio nelle carceri per adulti, è in trincea da tempo, nell’attesa spasmodica di un deciso cambio di rotta, in particolare, per quanto concerne una nuova legislazione penale minorile per ciò che attiene la separazione dei detenuti “minorenni” dai detenuti “ultradiciotteni; questo, se non altro, per evitare di veder trasformati gli attuali IPM in vere e proprie scuole di formazione alla criminalità!! Giunga, pertanto, il nostro plauso a tutto il personale della Polizia Penitenziaria, che nella specifica circostanza ha dato prova di grande capacità professionale, doti sicuramente meritevoli di elogio da parte della competente Autorità Dipartimentale”.