l progetto, nasce dall’idea di un papà di un ragazzo affetto da sindrome autistica e finanziato da tanti donatori attraverso il crowdfunding, ha preso finalmente vita. L’obiettivo, oltre a offrire squisite pizze preparate con ingredienti di qualità, è quello di creare uno spazio di lavoro, integrazione e inclusione sociale. Inizialmente al lavoro ci saranno circa venti ragazzi tra i 17 e i 24 anni.
Una pizzeria itinerante, grazie a cui i ragazzi dell’associazione sono riusciti a fare di necessità virtù, reagendo al periodo di difficoltà con un’idea brillante e innovativa. Il PizzAutoBus – come riportato da repubblica – permetterà ai ragazzi di diffondere il proprio marchio e la propria unicità in tutti i luoghi più inclusivi della zona, promuovendo occasioni di incontro e di ritrovo per le comunità ospitanti.
Ora la squadra di pizzaioli, capitanata come sempre dal presidente Nico Acampora, fondatore e anima di PizzAut, è pronta a portare “inclusione, dignità e ottima pizza nei luoghi che vogliono essere i più inclusivi di Milano e non solo”, come spiegano loro stessi sui social, dove hanno postato le prime immagini del food truck appena consegnato.