PONTE NELLE ALPI – È passato quasi un mese da quando la 13enne di Polpet ha salvato un uomo, praticando la manovra di Heimlich, una tecnica di primo soccorso per rimuovere un’ostruzione delle vie aeree. Ma la famiglia non ha avuto notizie della persona soccorsa. Nei giorni scorsi la mamma aveva lanciato un appello: «Vorremmo conoscere quell’uomo, parlarci se possibile». Ora ha autorizzato anche a pubblicare la foto della figlia, Sara Barattin, sperando che qualcuno, vedendola, possa ricordarsi dell’episodio e prendere contatti con la famiglia.
LA STORIA
Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di martedì 9 giugno. Quella era una giornata importante per Sara: era il giorno dei suoi esami di terza media. Dopo la prova sostenuta in mattinata, nel pomeriggio è andata al campo sportivo per allenarsi. Stava procedendo a piedi a Polpet quando si è imbattuta in una coppia di anziani coniugi. Sembravano in difficoltà e si è avvicinata per chiedere se avessero bisogno di aiuto. La donna ha spiegato che il marito stava soffocando per un pezzo di carota andato di traverso e la 13enne, con prontezza, ha proceduto come da manuale. Bisogna utilizzare mani e braccia per esercitare una serie di rapide e profonde pressioni sull’area addominale della vittima sotto lo sterno e sopra l’ombelico. Il boccone è schizzato fuori e l’uomo si è salvato. La ragazzina aveva messo in pratica la manovra che le era stata spiegata dalla madre mentre guardavano un film dove veniva ricostruito un soccorso simile.
IL SINDACO
Il 25 giugno scorso il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, ha scritto al Presidente della Repubblica «per segnalare il bellissimo gesto di cui si è resa protagonista Sara, la giovane pontalpina che qualche giorno fa ha letteralmente salvato la vita ad una persona che, in strada, stava soffocando». «Ben conoscendo l’attenzione che il Presidente della Repubblica ha nei confronti delle giovani generazioni -spiegava – il sindaco ha ritenuto doveroso segnalare quanto accaduto affinché Sara possa ricevere un riconoscimento pubblico dalla più alta carica dello Stato». (fonte ilgazzettino.it)