“Dal primo di luglio abbiamo registrato 28 contagi, che sono un’inezia rispetto a 5 milioni di veneti. Quindici di questi 28 li abbiamo importati. O si tratta di residenti che sono andati a casa e sono tornati, o sono immigrati stranieri che hanno avuto contatto nella loro comunità con persone rientrate”, ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto, in conferenza stampa. Il governatore ha proseguito così: “L’ordinanza di oggi è semplice e anche complicata. Abbiamo due isolamenti: il positivo isolato e curato e l’isolato preventivo”. “Il rifiuto di ricovero opposto da soggetti risultati positivi a tampone porterà alla segnalazione agli organi di polizia giudiziaria”, ha detto Zaia. “Se un positivo va in giro c’è l’arresto e poi il carcere”, ha aggiunto. “Vulnus Dpcm per chi arriva dall’estero” “Tranne questi 36 paesi, tutto il resto del mondo fa 14 giorni di quarantena se arriva in Italia. Ma il Dpcm dice che andando in altri paesi e ci resta 120 ore non ha obbligo di quarantena. Questo è un problema non irrilevante”, ha detto Luca Zaia in conferenza stampa. “Questo è il vulnus nel Dpcm”, ha sottolineato. In Veneto un decesso e nove nuovi positivi “I casi positivi in Veneto sono 19.327, più 9 rispetto a ieri. In isolamento 768, 13 in meno rispetto a 24 ore fa. I ricoverati 169 di cui 16 positivi, in terapia intensiva 10 pazienti. 2.024 morti, uno più di ieri. I dimessi sono 3.611”, ha detto Zaia. “Il bollettino di oggi conferma il trend. La situazione è assolutamente affrontabile e di tranquillità per il Veneto. Vanno rispettate le regole e non bisogna abbassare la guardia. Il virus c’è. C’è un grande tema da affrontare: il virus d’importazione. Assurdo che dopo tanti sacrifici, lockdown e quant’altro ci andiamo a prendere il virus fuori”. Lo ha detto il presidente dedlla Regione Veneto durante il punto stampa sulla situazione Coronavirus.
fonte rainews.it