Nel pomeriggio di martedì 30 giugno, sul lungolago “Serenella” di Gravedona ed Uniti, un carabiniere cinquantaseienne, della compagnia di Menaggio, in quel momento fuori servizio, non ha esitato a lanciarsi nelle acque del Lago di Como (rese più insidiose dalla vicina confluenza del fiume Liro) per salvare una bagnante 44enne, che si trovava già incosciente e semisommersa in un punto con una profondità di dieci metri.
Le condizioni del lago, che potevano essere facilmente sottostimate per il sole che splendeva alto, erano invece particolarmente difficili per la presenza, oltre che della limitrofa foce, di forte vento e di una corrente che portava al largo. Il militare, guadagnata faticosamente la riva, ha poi prestato le prime manovre di soccorso che hanno consentito la piena ripresa di coscienza della malcapitata. A titolo precauzionale, per l’acqua ingerita e la tachicardia dello sforzo, i sanitari del 118 immediatamente intervenuti, hanno portato il carabiniere all’ospedale per i dovuti controlli.
fonte sondriotoday.it