La Corte Suprema ha dato il via libera all’amministrazione Trump per ripristinare la pena di morte a livello federale. Le esecuzioni, sulla base delle procedure annunciate lo scorso anno dal Dipartimento di giustizia, potrebbero riprendere per la prima volta dal 2003, quando furono di fatto congelate durante l’amministrazione Bush. I giudici costituzionali infatti hanno deciso di non intervenire sul ricorso presentato da quattro detenuti nel ‘braccio della morte’.
Esecuzioni già a luglio
La decisione dell’Alta Corte è stata contrastata, dato che due dei giudici liberal – Ruth Ginsburg e Sonia Sotomayor – hanno dichiarato che avrebbero preso in considerazione il ricorso contro i nuovi protocolli federali proposti dal Dipartimento di giustizia. Il ministro William Barr li aveva presentati la scorsa estate, e prevedono la ripresa delle esecuzioni usando una nuova procedura basata sull’iniezione letale di un singolo farmaco, il pentobarbital. Il Dipartimento prevede quindi che il boia federale entri in azione già nel mese di luglio con tre esecuzioni in programma, mentre una quarta è prevista per agosto. Tutti e quattro i casi riguardano condannati accusati di aver ucciso bambini.
Corte: no a legge sull’aborto della Louisiana
La Corte Suprema americana ha anche bocciato la legge sull’aborto varata dalla Louisiana, una delle più restrittive di sempre che avrebbe comportato di fatto la chiusura di tutte le cliniche che praticano l’interruzione della gravidanza. Come in altri recenti casi, il presidente della Corte John Roberts, di nomina conservatrice, si è unito ai colleghi liberal.
fonte tg24.sky.it