“Non c’è preoccupazione perché è tutto ampiamente atteso. Entrambi i focolai sono stati identificati immediatamente e circoscritti, quindi il sistema messo in atto tiene. E’ inevitabile ci siano focolai in giro per l’Italia e per l’Europa”. Così Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità al programma Agorà su Rai3 riguardo ai focolai di coronavirus a Mondragone e a Bologna.
L’epidemia Covid “si sta comportando come avevamo ipotizzato” e “il paragone è con la Spagnola che si comportò esattamente come il Covid: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata”. Così Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), durante Agorà, su Rai 3, rispondendo in merito alla lettera di esperti che hanno parlato di “emergenza finita”.
Per lo sviluppo di un vaccino, di cure e per condurre test sul coronavirus, afferma l’Oms, sono necessari 31,3 miliardi di euro in 12 mesi. L’obiettivo dell’iniziativa dell’Oms, che ha costituito una coalizione globale contro il Covid, è tra le altre cose di consegnare 500 milioni di test ai Paesi a basso e medio reddito, fornire cure a 245 milioni di persone entro la metà del 2021, e di arrivare alla produzione di 2 miliardi di dosi di vaccin – un miliardo dei quali da destinare ai Paesi poveri – entro la fine dello stesso anno.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha partecipato alla teleconferenza dei ministri della Salute del G7 e ha espresso “preoccupazione” per l’andamento del contagio a livello globale. “Soltanto insieme usciremo da questa battaglia – ha commentato al termine della riunione Speranza – perciò occorre continuare a mettere al centro la cooperazione internazionale”.
Zampa, debolmente positivi Covid restino in quarantena – Anche le persone cosiddette ‘debolmente positive’ dovrebbero restare in quarantena. Lo ha affermato la sottosegretaria alla salute Sandra Zampa intervenendo alla trasmissione ‘L’aria che tira’ su La7. I piccoli focolai che si stanno verificando, ha ricordato la sottosegretaria, “possono essere chiusi e guariti, non bisogna avere paura. Chi ha fatto lo spiritoso con la app Immuni – ha aggiunto – dicendo che non funziona oggi di fronte a questi piccoli focolai li inviterei a ripensarci”. ANSA