Parma 25 giu. – Sono indagati per omicidio colposo i due agenti della polizia stradale di Fidenza nel Parmense dove domenica scorsa era stato fermato a bordo della sua auto il 63enne Antonio Marotta poi deceduto durante il controllo. L’iscrizione e’ un atto dovuto nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Parma in vista dell’autopsia sul corpo del 63enne. L’incarico per l’esame autoptico sara’ conferito domani. Il signor Marotta – ha affermato l’avvocato Carlo Ambrosini che assiste i familiari dell’uomo – era incensurato e portatore di una grave invalidita’. La famiglia ha massima fiducia nella polizia stradale di Parma a cui sono state delegate le indagini. Ci sono tanti spunti investigativi e la famiglia e’ certa che verranno tutti coltivati con scrupolo ha concluso l’avvocato. Dopo alcune dichiarazioni da parte di un familiare del 63enne riportate nei giorni scorsi dalla stampa in cui paragonava quanto successo al caso di George Floyd era intervenuto sulla vicenda anche il procuratore capo di Parma Alfonso D’Avino precisando che non ci sono elementi in tal senso. Il procuratore della Repubblica intende chiarire che sulla vicenda in esame viene disposta l’apertura di un fascicolo procedimentale teso ad accertare compiutamente l’esatta dinamica dell’accaduto ma che nel contempo – aveva affermato il pm – non vi sono evenienze da cui desumere la fondatezza di quanto aprioristicamente riferito ad alcuni organi di stampa nella parte in cui si e’ sostenuto – questa la conclusione di D’Avino – che gli agenti operanti ‘si sono permessi di ammanettarlo per futili motivi buttarlo a terra e soffocarlo’ . AGI