Non si è presentato al lavoro, lui che era sempre puntuale, e la cosa ha insospettito i colleghi. Francesco Caroli, 61 anni, Capitano della Polizia Locale di Pomezia, avrebbe dovuto iniziare il turno alle 13:30, ma dopo una mezz’ora il suo ritardo si è fatto preoccupante, anche perché non rispondeva al telefono, né al cellulare né al fisso.
I suoi colleghi hanno quindi deciso di andare fino all’abitazione di Caroli, per andare a chiamarlo. Ma, arrivati davanti casa, non hanno nuovamente ricevuto risposta, né al campanello né al telefono. Sentendo comunque lo squillo del cellulare del collega e intuendo che qualcosa non andava, hanno deciso di sfondare la porta ed entrare.
All’interno la triste scoperta: il Capitano Caroli, che in quel momento era da solo in casa, era sul letto, ormai privo di vita. Da un primo esame fatto dal medico legale, è emerso che la morte è dovuta a un arresto cardiaco. Un infarto fulminante non ha lasciato scampo a Francesco Caroli, che non ha avuto neanche il tempo di chiedere aiuto.
Solo ieri il Capitano Caroli aveva lavorato tranquillamente ed era tra gli agenti che erano andati in rappresentanza per donare alla città 5 nuovi alberi.
Il Comandante Angelo Pizzoli, insieme a tutto il corpo della Polizia Locale, il sindaco Adriano Zuccalè e l’intera Amministrazione Comunale, così come la redazione de il Corriere della Città, porgono le condoglianze alla famiglia Caroli.
“Desidero esprimere il più sincero cordoglio – commenta il Sindaco Zuccalà – per l’improvvisa scomparsa del Commissario Francesco Caroli. Giungano a tutti i suoi affetti le nostre più sentite condoglianze”.
“Francesco Caroli è una perdita inestimabile per tutta la nostra comunità – aggiunge il Comandante Pizzoli – simbolo di serietà e dedizione, rappresentava la memoria storica della Polizia locale”.
ilcorrieredellacitta