Ha superato i compagni per voti e attitudine militare. Un traguardo che si attendeva dal 2009, anno in cui la scuola ha aperto anche alle iscrizioni femminili. «Sogno l’Esercito, aiuterò concretamente le persone»
Quando il colonnello Daniele Pepe, comandante e preside della Scuola Militare Teulié, ha svelato il nome del capocorso, gli altri cadetti hanno sgranato gli occhi. Che Elena fosse bravissima era fuor di dubbio: media oltre il 9 al liceo classico, 57 crediti su 60, tenacia e determinazione non comuni. Ma il nome di Elena Massobrio, 18enne di Tortona, che oggi sarà in aula per l’esame orale della maturità, resterà negli annali. È la prima volta, nella storia nell’istituto fondato nel 1802 dal generale milanese Pietro Teulié, che il capocorso — l’allievo che eccelle su tutti per voti e attitudine militare — è una donna. Un traguardo che si attendeva dal 2009, anno in cui la scuola ha aperto anche alle iscrizioni femminili.
Elena era arrivata prima anche al concorso di ammissione, tre anni fa. Da allora la Teulié è stata la sua casa. «C’è chi festeggia i 18 anni in discoteca. Invece io allo scoccare della mezzanotte del mio compleanno, stavo facendo una marcia notturna con la mia compagnia» racconta la maturanda-cadetta. Sveglia alle 6.30, lezioni e tanto sport, addestramento militare, corsi extra-curriculari, giornate condivise con altri 57 compagni di corso, provenienti da tutta Italia. Cellulare acceso solo dalle 20 alle 22. E d’estate un mese di campus, in Trentino o in Calabria, a «provare» la vita militare.
L’arrivo della pandemia ha rimandato i cadetti in famiglia. «All’inizio mi sono sentita un po’ scoraggiata, sentivo venir meno gli obiettivi che mi ero prefissata, come lo studio approfondito per il diploma e i concorsi per le accademie. Invece poi sono riuscita a proseguire gli studi con continuità e anche l’allenamento. La didattica a distanza è stata efficace e coi compagni progettiamo una vacanza in Toscana, dopo il diploma» dice Elena, che avrebbe voluto misurarsi con la versione di greco «magari Platone, o Demostene». Al maxicolloquio porterà «un approfondimento storiografico-politico sull’opera di Tucidide “Il dialogo degli Ateniesi e dei Meli”». Alla Teulié ha scoperto la passione per l’atletica leggera, mentre a casa, per rilassarsi, si mette ai fornelli per mamma Silvia e sua sorella Giovanna, ex allieva della Teulié, tornata alla vita civile. Lei invece vuole diventare ufficiale: «Mi affascina idea di poter essere a contatto con la società portando un aiuto concreto» dice. Elena sogna l’Esercito. Altri la Marina, l’Aeronautica. Ma la metà dei maturandi tornerà alla vita civile.
«La Scuola militare, contrariamente a quello che si può pensare, non ha come missione formare dei soldati, ma ha la finalità molto nobile di creare una generazione che possa servire nel migliore dei modi il Paese» sottolinea il colonnello Pepe. «Studiando qui si entra in una squadra, si crea una fratellanza e l’interruzione delle lezioni per il Covid ha privato violentemente i ragazzi di questa condivisione di vita. Sono stati bravi gli insegnanti a mantenere la coesione con la didattica a distanza». Come si è tenuto alto l’entusiasmo? Anche con esempi eroici: video lezioni sulle gesta dei tanti ex allievi della scuola che, in 218 anni di storia, hanno ricevuto le medaglie al valor militare.
fonte corriere.it