“In questo momento storico in cui più che mai gli appartenenti alle Forze dell’ordine sono esposti a reazioni violente, resistenze incontrollate, e aggressioni di ogni tipo, anche a causa di un clima sociale arroventato, secondo quanto leggiamo il ministro Lamorgese, invece di incrementare forme e modi di tutela dell’integrità fisica e professionale dei suoi uomini, pare pensi a ‘smontare’ il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Se corrispondesse al vero sarebbe a nostro parere grave, e ci aspettiamo che smentisca una tale notizia così avvilente per tutto il personale in divisa”.
Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, in merito alle notizie di stampa relative ai futuri interventi pensati dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, fra cui appunto quello di ripristinare la “tenuità del fatto” nel reato di oltraggio e violenza a pubblico ufficiale.
“C’è un errore concettuale di fondo che non ci si può permettere – insiste Mazzetti -, oltraggiare e fare violenza a un pubblico ufficiale è reato in quanto significa aggredire chi rappresenta lo Stato, e il senso stesso di questa previsione non deve lasciare spazio a ipotesi ‘ammissibili’. Chi indossa la divisa e va in strada lo fa per svolgere un servizio, rappresenta un’Istituzione, e non si può dare la stura ad atteggiamenti di insofferenza, di ritorsione, che traducono in fatti violenti una mentalità inaccettabile secondo cui il poliziotto è un nemico e un bersaglio. Nelle sole ultime 24 ore – conclude – abbiamo avuto aggressioni ai danni di colleghi da Nord a Sud, Milano, Reggio Emilia, Roma, Napoli, 7, 11, 17 giorni di prognosi, volanti danneggiate, finestrini sfondati, sputi, insulti e offese di ogni tipo. Intanto il ministro si congratula con i poliziotti per i blitz antimafia… pensi piuttosto a tutelarli e sostenerli”.