Via le maximulte alle Ong e le confische delle navi umanitarie, ampliamento delle protezioni speciali, ricostituzione del sistema di accoglienza diffusa, ripristino della tenuità del fatto nel reato di oltraggio e violenza a pubblico ufficiale. Si riparte da qui per arrivare – su quelli che sembrano punti di caduta accettabili dalle diverse anime della maggioranza – alla modifica dei decreti sicurezza, “fiore all’occhiello” dei quindici mesi di Salvini al Viminale.