Tre anni sono passati dal rogo divampato sulla Grenfell Tower di Londra, che nella notte tra il 13 e il 14 giugno si è portato via le vite di 72 persone, tra cui anche quelle dei giovani architetti veneti Marco Gottardi e Gloria Trevisan. Tre anni dopo, con un mega processo in corso che vede coinvolte multinazionali e governo inglese, sembra profilarsi il range dei risarcimenti proposti nell’ambito di un accordo stragiudiziale. “Cifre che vanno dalle 10 alle 60 mila sterline, poco meno di 68 mila euro”, conferma l’avvocato veronese Maria Cristina Sandrin, che segue la famiglia di Gloria Trevisan.
“E’ questo il valore dei nostri ragazzi perduti?”, si chiedono le famiglie. Attribuire un valore a un figlio non è mai possibile ma una stima così al ribasso non fa che aprire una nuova ferita nelle famiglie, che hanno visto i loro ragazzi inghiottiti da un sistema di speculazione sulla pelle di giovani in cerca di un lavoro.
A processo ci sono giganti dell’industria, come la Arconic che aveva realizzato i pannelli di rivestimento nel grattacielo di North Kensington, o come la Whirlpool, costruttrice del frigorifero da cui è partito l’incendio al quarto piano della torre ma anche la Rbck, proprietaria dell’immobile, la Rydon per gli appaltatori, la Exova degli ingegneri anti incendio, la Celotex dei pannelli isolanti, i vigili del fuoco e anche il Dipartimento dell’immigrazione della sicurezza e della costruzione degli alloggi per le comunità.
fonte repubblica