Una crisi epilettica se l’è portata via in poche ore. È morta così Laura Visentin. Aveva compiuto vent’anni in gennaio. La ragazza soffriva di crisi epilettiche convulsive fin da piccola, ma la famiglia era sempre riuscita a tenere sotto controllo il problema. Sabato sera ha cenato a casa con i genitori, il fratello e alcuni amici quando, all’improvviso, è stata colta da una crisi epilettica. Che però, fortunatamente, è riuscita a superare. Tanto che la serata è finita tranquillamente e Laura, salutati gli amici, è andata a letto. Ma nella notte è stata colta da un’altra, terribile, crisi. Immediata la corsa all’ospedale Ca’ Foncello e immediati i soccorsi che le sono stati prestati dai medici. Ma è stato tutto inutile. Laura Visentin è morta domenica mattina. «Mia sorella era una ragazza piena di vita. Impegnata nel mondo dello scoutismo nella parrocchia di Santa Bona, poi nel gruppo di Zumba Explosive che ogni martedì e giovedì si allena nella palestra dell’Istituto Canossiano di viale Europa. Aveva trovato tante nuove amiche. Ma una crisi epilettica l’ha uccisa» dice il fratello Luca, 24 anni, programmatore tra le lacrime. Fatica a parlare. Ricorda che Laura non si era mai fatta abbattere dalla malattia. «Fin da piccola soffriva di crisi epilettiche che le avevano causato anche dei lievi danni cerebrali ma lei aveva sempre lottato contro questa malattia immergendosi completamente nelle attività di volontariato. Aveva affrontato anche uscite impegnative con gli scout, in montagna con la tenda. Non si arrendeva facilmente».
IL RACCONTO DRAMMATICO
Sabato sera il tragico epilogo. «Quattro anni fa l’ultima grave crisi epilettica superata con grande forza – sottolinea il fratello – Sabato sera stavamo cenando in casa nostra con amici e d’improvviso si è sentita male. Ma poi aveva reagito alle convulsioni. La notte tra sabato e domenica un secondo attacco, l’arresto cardiaco e il ricovero immediato al Cà Foncello di Treviso. I medici ci hanno comunicato domenica mattina che per Laura non c’era più nulla da fare essendo sopravvenuta la morte cerebrale». «E lunedì mattina lo straziante addio – continua il fratello Luca che parla a nome della mamma Rosanna e del papà Renato -. Abbiamo sempre sperato. Sembrava che il brutto ricordo dell’ultima crisi epilettica se ne fosse andato via per sempre. E invece lunedì mattina quando ci hanno detto che non c’era più nulla da fare, ci è crollato il mondo addosso. Come famiglia abbiamo dovuto compiere una scelta dolorosissima. Non era più la nostra Laura. Non sarebbe mai più tornata come prima e abbiamo dato il consenso per staccarla dai macchinari che la tenevano in vita artificialmente». Il funerale si terrà venerdì pomeriggio, all’aperto, alle 15,15 nella chiesa di Santa Bona. E nella sala parrocchiale verranno proiettate le foto di Laura. «La messa si terrà nel piazzale della chiesa rispettando le regole del distanziamento personale – conferma don Federico Testa parroco di Santa Bona- . La famiglia Visentin era tanto conosciuta nella nostra comunità, molto impegnata e generosa, in particolare con l’Anfass. La mamma Rosanna è catechista dei bambini di quinta elementare e il papà presidente del Circolo Noi, l’oratorio parrocchiale. Una famiglia molto disponibile nei confronti della comunità. Laura era anche vice capo scout a San Paolo».
LA FAMIGLIA
Il papà Renato Visentin è titolare di una impresa edile e la mamma Rosanna Bandiera è dipendente dello spazzolificio Muller di Treviso. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia Visentin in questi giorni durissimi.
Gazzettino