Nel corso della notte i poliziotti della Squadra mobile di Caltanissetta e i carabinieri del Comando provinciale hanno proceduto al fermo di un ventenne pakistano Shariel Muhammed Awan che vive a Caltanissetta da quasi tre anni. Il provvedimento e’ stato emesso dalla procura per concorso in omicidio di Adnan Siddique. Secondo le indagini il 32enne e’ stato ucciso perche’ difendeva le vittime del caporalato. In precedenza erano gia’ stati fermati cinque pakistani per l’omicidio quattro in carcere; il quinto e’ stato rimesso in liberta’ con l’obbligo di firma.
La Squadra mobile da indagini svolte nei confronti di alcuni appartenenti alla comunita’ pakistana che da tempo si sono stabiliti in citta’ e nella provincia ha raccolto gravi elementi in merito alla partecipazione del fermato al delitto commesso la notte del 4 giugno da un vero e proprio commando di cui Awan secondo gli elementi fin qui raccolti faceva parte. L’abitazione di Shariel Muhammed Awan che si trova nel centro storico di Caltanissetta e’ stata perquisita dai poliziotti che hanno trovato e sequestrato due cappelli e tre giraviti che probabilmente potrebbero essere utilizzati per commettere l’omicidio. La perquisizione e’ stata estesa anche ad alcuni locali nella disponibilita’ del padre sempre nel centro storico nisseno all’interno dei quali gli agenti hanno trovato uno zaino avvolto in un tappeto dove erano nascosti i documenti compresi i passaporti di due degli arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri per l’omicidio di Siddique.
AGI