Il medico legale nominato dalla famiglia ha spiegato che George Floyd è morto per “asfissia causata da compressione al collo e alla schiena”. Il primo rapporto stilato dopo l’autopsia ufficiale, invece, parlava di “effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse (coronaropatia e ipertensione, ndr) e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo” che “hanno probabilmente contribuito alla sua morte”.
Le novità sono state rese note mentre in America si accende il settimo giorno consecutivo di proteste. Migliaia di cittadini, sfidando il coprifuoco, sono scesi in strada. A Washington la folla si è di nuovo radunata davanti a una Casa Bianca blindata: la polizia ha lanciato lacrimogeni e ha caricato i manifestanti anche a cavallo. Lunghi cortei hanno attraversato New York, Philadelphia e Atlanta.
“Mobiliterò l’esercito statunitense per fermare i disordini e l’illegalità”, ha detto Donald Trump. “Il presidente ha il diritto di difendere il suo Paese. Non possiamo permettere che le proteste pacifiche vengano manipolate da anarchici di professione e gruppi antifa. Siamo di fronte a un atto di terrorismo domestico“, ha aggiunto. Dopo aver parlato alla nazione, Trump, scortatissimo, è uscito a piedi dalla Casa Bianca per dirigersi verso la vicina Saint John Epyscopal Church. Davanti alla chiesta ha alzato un braccio mostrando alle telecamere una Bibbia. Sullo sfondo i cori e le urla della folla di manifestanti che poco prima era stata caricata dalla polizia.
Fonte tgcom24