L’episodio accadde nel 1998, un caccia americano viene recuperato dopo 54 anni in mare a Latina, un P40 Curtis abbattuto durante la seconda guerra.
Il pilota si chiamava Michael Mauritz, fu rintracciato grazie ad un immenso colpo di fortuna: delle tre persone con quel nome a cui fu scritto, negli USA, la prima era lui e rispose con entusiasmo.
Mauritz, fu ospitato in Italia e dopo 54 anni si commosse alla vista del suo areo l’aereo. Raccontò che quel giorno di gennaio del ’44 doveva coprire lo sbarco dei Rangers in quella zona di Latina. In vista della costa notò il teletermometro della testa cilindri salire pericolosamente. Avvisò il capo squadriglia, il quale gli ordinò di ammarrare presso la riva. Mauritz, con l’ago del termometro fisso sulla zona rossa a 130°, portò a termine un ammarraggio da manuale, su tre punti, come disse lui stesso, posando l’aereo praticamente intatto.
Quando arrivò a riva, fu catturato da una pattuglia tedesca che lo voleva uccidere, si salvò perché parlava bene il tedesco, la sua era una famiglia di emigrati dall’Europa.
Lo interrogarono al comando tedesco, lo percossero, poi lo portarono a Laterina, vicino Arezzo (da Kruaxi) dove ben presto evase.
Era molto riconoscente agli italiani poiché, nei sei mesi seguenti, in cui marciò verso Sud per poi ricongiungersi agli alleati, lo curarono, lo nutrirono, lo nascosero dai nazisti che lo cercavano.
Quel giorno del 1998 il suo ritorno fu una gran bella cerimonia e disse che aveva fatto tutto questo per dare un suo contributo alla liberazione dell’Italia.
Gli chiesero se aveva un desiderio in merito, e lui rispose: “quando lo aggiusterete, date un’occhiata al motore: vorrei capire perché si è surriscaldato e mi ha costretto all’ammarraggio!“
fonte mab.forum, il caccia attualmente si trova esposto al Museo di Piana delle Orme – Latina