Cinquantasei anni, una moglie due figli, un gatto. Un camice da medico e una divisa da poliziotto. “Essere medico e poliziotto durante l’emergenza sanitaria ha significato contemporaneamente sentire la responsabilità di salvaguardare la salute degli agenti per loro stessi e perché loro, a loro volta, garantissero la sicurezza della popolazione sul territorio più colpito d’Italia, parliamo di Lodi, Milano, Piacenza, Brescia, Bergamo. È stata una sfida, ma siamo riusciti a fare entrambe le cose”.
Racconta così i giorni difficili nella zona rossa Alessandro Ciprani, I dirigente medico della Polizia di Stato, è romano, ex studente della Sapienza, dirige il Centro sanitario polifunzionale di Ps di Milano.