AGI – Alla conclusione di un vertice, il Governo fa sapere che andrà avanti sulla proposta del ministro Boccia di 60 mila volontari per monitorare il rispetto delle misure di sicurezza nella fase 2. I soggetti, volontari, non avranno nulla a che fare con la polizia.
La presidenza del Consiglio, al termine della riunione tra il premier Conte e i ministri Lamorgese, Boccia e Catalfo sul progetto degli “assistenti civici”, chiarisce che i ministri direttamente interessati al progetto proseguiranno nelle prossime ore nel mettere a punto i dettagli di questa iniziativa, che mira, per il tramite della Protezione civile, a soddisfare la richiesta di Anci di potersi avvalere, per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, di soggetti chiamati ad espletare, gratuitamente, prestazioni di volontariato, con finalità di mera utilità e solidarietà sociale, anche attraverso la rete del Terzo Settore.
Questa iniziativa – viene fatto osservare da fonti di palazzo Chigi – si inserisce nell’alveo di quelle già assunte dalla Protezione civile, che hanno portato a dislocare oltre 2.300 volontari nelle varie strutture ospedaliere, nelle Rsa e nelle carceri.
Questi soggetti volontari non saranno “incaricati di pubblico servizio” e la loro attività non avrà nulla a che vedere con le attività a cui sono tradizionalmente preposte le forze di polizia, spiegano le stesse fonti.
Pioggia di critiche sull’iniziativa, anche dalla maggioranza. Crimi: “Nessuna gestione della sicurezza sarà affidata a dei volontari, prima confronto politico”. Renzi: follia. Salvini: nessun bisogno di ispettori. Meloni: deriva autoritaria.