Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Colombo diretto da Isea Ambroselli hanno eseguito ieri la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di C.M. romano di 55 anni detto il braciola . L’uomo e’ indagato per i reati di estorsione aggravata nei confronti di un ragazzo di 20 anni invalido al 100 per cento e porto abusivo di un coltello a serramanico. Tutto e’ iniziato lo scorso gennaio quando C.M. ha deciso di truffare la vittima dicendogli di aver ricevuto da lui una banconota falsa e che avrebbero dovuto pagare una multa salata altrimenti sarebbero finiti entrambi in carcere. Da quel momento cambiando atteggiamento ha iniziato a chiedere al giovane alcune somme di denaro intimorendolo e pressandolo con incessanti richieste. La vittima ha iniziato cosi’ a consegnare all’estorsore dai 100 ai 200 euro. Solamente nel periodo che va da gennaio a marzo la consegna e’ avvenuta ogni 2 settimane fino ad arrivare a 4 volte in una settimana. Le richieste di denaro si verificavano anche di notte quando il malvivente si presentava a casa della vittima minacciandola. L’ultimo episodio risale al 7 marzo scorso quando C.M. intorno alle 19 si e’ presentato sotto l’abitazione del giovane ed ha iniziato a suonare insistentemente al citofono.
Quest’ultimo per timore che tale insistenza potesse disturbare il vicinato ha aperto la porta lasciandolo entrare in casa e alla richiesta di ulteriori 1.300 euro sotto la minaccia di un coltello ha acconsentito consegnandogli 100 euro. All’episodio ha assistito anche il badante che nel frattempo era rientrato in casa minacciato a sua volta. La somma complessiva ottenuta dal C.M. alla data del 17 marzo e’ stata di circa 10 mila euro. Stanco delle ripetute minacce e richieste di soldi la vittima si e’ cosi’ presentata al commissariato dove ha denunciato quanto gli stava accadendo fornendo agli investigatori l’esatta descrizione del suo aguzzino. Il giorno seguente l’uomo e’ tornato alla carica chiedendo ancora denaro ma quando il giovane gli ha raccontato di averlo denunciato questo si e’ allontanato minacciando ancora il ragazzo. Al termine delle indagini effettuate gli investigatori hanno inviato all’Autorita’ giudiziaria una completa informativa e la completezza del quadro probatorio ha consentito al pm della Procura della Repubblica di Roma – nell’ambito delle attivita’ del gruppo reati gravi contro il patrimonio coordinato dal procuratore aggiunto Lucia Lotti – di richiedere l’applicazione di misure cautelari. Il gip tribunale di Roma ha quindi accolto la richiesta nei confronti dell’indagato