Firmano i loro post con l’hashtag #1223idoneiperlevisite.
Ma chi sono veramente?
Non sono formalmente “idonei” ma la loro determinazione e l’unione in questa assurda battaglia li rende tutti “colleghi”.
Nel 2017 hanno partecipato al concorso per 1148 Allievi Agenti di Polizia di Stato.
Il bando di concorso del 2017 prevedeva due requisiti per poter accedere all’iter concorsuale: aver ottenuto la licenza di scuola media inferiore e non aver compiuto il trentesimo anno d’età.
Pertanto, i primi vincitori del concorso sono stati selezionati mediante l’uso di questi criteri.
Con la legge n 12/2019 è stato effettuato un primo scorrimento della graduatoria, convocando alle prove fisiche e psicoattitudinali coloro che avessero riportato un punteggio compreso tra 9.5 e 8.8.
Inoltre, è stato effettuato un secondo ed ulteriore scorrimento, mediante la convocazione dei ragazzi con punteggi compresi tra 8.7 e 8.2.
Tuttavia, tale legge prevedeva una parziale modifica dei requisiti del bando 2017: l’abbassamento del limite di età al 26esimo anno e il diploma di scuola media superiore.
In questo quadro, 1851 candidati under 26 venivano avviati al corso di formazione; al contrario, coloro che avevano superato il 26esimo anno di età, pur avendo il medesimo punteggio dei 1851, venivano esclusi.
Di conseguenza, l’esclusione veniva impugnata mediante presentazione di numerosi ricorsi al TAR.
I primi ricorrenti ottennero delle ordinanze cautelari che li ammisero a sostenere le cinque giornate di visite mediche: di questi, 455 venivano considerati idonei, con riserva (#455ICR).
Tuttavia, l’amministrazione ha cessato improvvisamente le convocazioni, nonostante le ordinanze cautelari nelle quali il TAR si esprimeva in senso favorevole ai ricorrenti.
Il 12 Maggio avrà finalmente luogo la prima udienza di merito dinanzi al TAR del Lazio. In tale data lo stesso Tar deciderà, altresì, con riferimento alla possibilità di rimettere la questione alla Corte Costituzionale.
Con riferimento a quest’ultimo scenario, riecheggiano le soluzioni prospettate, in data 22 Gennaio, durante l’incontro al Quirinale che ha coinvolto Politici, Sindacati e Aspiranti Allievi.
La logica risolutoria espressa dai rappresentanti dell’esecutivo prevedeva, nell’ipotesi di rimessione della questione dinanzi alla Corte Costituzionale, l’emanazione di un ulteriore emendamento, al fine di sanare le disparità createsi a seguito della Legge 12/2019.
In particolare, la volontà politica avrebbe consentito ai 455 candidati idonei (con riserva) di essere avviati al corso di formazione e ai 1223 ricorrenti di terminare l’iter concorsuale.
Il 12 Maggio si prospetta, dunque, una data importante sia per i #1223idoneiperlevisite che per i #455ICR.
“Siamo ragazzi spinti da una profonda passione per questa Divisa.
Nonostante le discriminazioni subite, le battaglie legali e le difficoltà dell’iter concorsuale, crediamo fermamente in questo sogno, al quale non rinunciamo.
Con ardore portiamo avanti questa nostra causa e chiediamo di poter servire il nostro Paese.
Un Paese in cui, talvolta, i sogni e diritti di giovanni ragazzi vanno in fumo soltanto per un malfunzionamento dell’apparato burocratico.
Ad oggi, il nostro sogno è nelle Vostre mani e chiediamo ci venga restituito”.
Come può avvenire tutto questo?
“Chiediamo solo di godere degli stessi diritti degli altri candidati, vorremmo completare l’iter concorsuale. Sognamo la divisa e aspiriamo ad ottenere l’idoneità.
Nonostante ci sia stato detto che 30 anni sono troppi e una licenza media è troppo poca, noi confidiamo che non ci sia nè un’età nè un titolo di studio che possa farci smettere di sognare”