Forze di polizia senza contratto di lavoro da 500 giorni: per la categoria oggi è una data da ricordare, perché da circa un anno e mezzo chiedono «al governo di procedere ai tavoli di confronto e al rinnovo, con risorse adeguate, senza indugio». L’aspetto principale riguarda la parte economica, ma anche quella normativa. Ieri i sindacati hanno incontrato il capo della Polizia Franco Gabrielli e, a lui, hanno rinnovato la richiesta di una maggiore tutela della salute e della sicurezza sul lavoro per i poliziotti nella fase 2 dell’emergenza coronavirus, e anche il rinnovo del contratto.
«Dobbiamo prevenire i rischi epidemiologici e di contagio per i poliziotti – ha dichiarato Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil – Ad oggi abbiamo 491 operatori positivi al Covid-19 e 2.982 operatori con manifestazioni cliniche sospette legate al coronavirus. Due poliziotti sono morti a causa della pandemia. Dobbiamo pertanto garantire la sicurezza del nostro personale e dei cittadini che frequentano Commissariati e Questure. Con Gabrielli quindi abbiamo fatto un punto per l’adozione di un protocollo organico univoco su tutto il territorio nazionale che sia in grado di mettere in sicurezza personale in divisa e utenza che nella fase 2 tornerà a frequentare in maniera più massiccia gli uffici di polizia per necessità amministrative e non solo».
Altro tema discusso durante la riunione al Dipartimento della pubblica sicurezza, è stato quello di riprendere in sicurezza sanitaria i corsi e i concorsi sospesi a causa dell’epidemia. «Siamo anche tornati ad auspicare con forza una soluzione per i tanti ragazzi idonei ai concorsi già svolti, che potrebbero agevolmente essere assunti – ha aggiunto Tissone – Gli organici delle forze di polizia continuano a essere in sofferenza con una carenza di personale che sfiora le 20.000 unità».