“Con l’inizio della primavera gli arrivi di migranti irregolari che attraverso la rotta balcanica giungono a Trieste, tornano a salire: si parla di 270 persone negli ultimi 8 giorni, 1000 dall’inizio dell’anno”. È quanto denuncia in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “L’emergenza sanitaria in corso – prosegue – complica non poco la loro gestione: il personale delle Forze di Polizia dell’intera provincia è chiamato a un continuo contatto con persone provenienti da altre nazioni, per le quali sarebbero previste due settimane di quarantena. Così non si può reggere a lungo. La rilevante riduzione del personale della Polizia di Frontiera obbliga a distogliere il personale delle Volanti e di altre specialità della Polizia di Stato dai propri compiti; mancano veicoli dedicati al trasporto dei migranti e quelli abitualmente in uso devono essere fermati continuamente in attesa di sanificazione prima di riprendere il normale servizio; non ci sono strutture idonee in cui collocare i migranti né interpreti disponibili; resta la difficoltà di reperimento di mascherine FFP2/FFP3 e di occhiali protettivi. Se non verranno adottate delle misure di contrasto urgenti ed efficaci, in termini di uomini e mezzi, a Triste la stagione migratoria sarà lunga, faticosa e non priva di rischi”, conclude.