Nota stampa dell’Osservatorio Militare
Casa Pound ha occupato, con un blitz il Villaggio azzurro dell’Aeronautica Militare nel cuore di Ostia da cui, tante famiglie di militari, sono state brutalmente sfrattate per non aver potuto far fronte a un canone fortemente esoso.
In tempi di grave emergenza abitativa è semplicemente scandaloso aver mandato in rovina un bene primario come quello della casa dopo che militari e figli di militari, sono stati costretti a lasciare l’appartamento in cui hanno vissuto per una vita e assistere poi a sviluppi che, nella loro drammaticità, coprono di ridicolo l’Autorità competente. Addirittura gli occupanti denunciano “lo stato di incuria e degrado in cui il Ministero della Difesa ha abbandonato lo spazio di Via delle Baleniere 263 e la riqualificazione portata avanti in una sola settimana dalle famiglie italiane che ne hanno preso possesso in questi giorni”, quello che non sanno fare le Istituzioni lo fa il popolo. Come se non bastasse, l’invito rivolto agli abitanti del posto è di andare a vedere di persona! Tutto alla luce del sole!
Purtroppo sembra incredibile, ma il problema abitativo dei militari, che si trascina da anni senza soluzione, fa parte di una storia fatta per lo più di una serie infinita di annunci e di tentativi falliti: Caserme dismesse con cooperative “bloccate da interessi” di Generali, Corte Dei Conti che sollecita l’intervento ma viene “Ignorata” dall’apparato Difesa scevro da ogni “influenza” politica. Nonostante le promesse di vendita dei vari governi, già dalle prime leggi degli anni ’90 le dismissioni hanno inanellato solo una lunga serie di progetti falliti. Il Ministero della Difesa, paventando una valorizzazione del patrimonio abitativo (che amministra, ma di cui non è proprietario) ha attuato per lo più la politica degli sfratti nei confronti del personale, con affitti particolarmente alti, per poi abbandonare alla deriva un patrimonio che, in assenza di manutenzioni, ridotto a residuo solido urbano, è diventato preda di soggetti estranei come è accaduto già a Firenze, a Roma e ora anche a Ostia.
E pensare che fino a poco tempo fa quegli alloggi, oltre ad ospitare famiglie di militari, rappresentavano un cospicuo introito per la casse della Difesa, dello Stato e di tutti i cittadini. Ciò a cui stiamo assistendo oggi, però, sembra essere la deriva di un dramma che, dopo aver complicato la vita a migliaia di famiglie, è giunto al punto in cui la ghigliottina rischia di travolgere il boia!
*Immagine di archivio