ROMA, 4 MAGGIO – ”L’atteggiamento da Califfo irrispettoso del capo di gabinetto di Zingaretti nei riguardi delle norme e degli agenti di Polizia, ci pone davanti ad un quesito: i Dpcm se sono validi per tutti, nessuno escluso, perche’ in pieno terzo millennio accadono ancora questi episodi che hanno come attori soggetti cui dovrebbero garantire il rispetto delle istituzioni ? O siamo tornati indietro nel tempo quando nei teatri e nei cinema si entrava solo perche’ si diceva ….’lei non sa chi sono io?”’. E’ quanto scrive, in una nota, il segretario generale del sindacato di polizia, Mosap, Fabio Conesta’ riguardo al verbale comminato nei riguardi del capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio, Ruberti e alla consigliere del Pd, Battisti che anche lei ha avuto un atteggiamento spregiudicato, indecente verso gli agenti di Polizia. ”Ruberti, sembra, abbia chiesto scusa – continua il segretario del Mosap – ma non bastano le scuse. Deve dire pubblicamente che non e’ in grado di interpretare i decreti che lui asserisce di ‘aver scritto’. Siamo alle comiche finali. Oltretutto atteggiamenti cosi’ isterici e scomposti da parte di rappresentanti delle istituzioni fanno rabbia e anche, compassione”, conclude Conesta’.