Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindacato di polizia Siulp
CATANZARO – La giornata destinata alla festa dei lavoratori per i Poliziotti catanzaresi è risultata ancor più impegnativa e gravosa del solito. Ed infatti, proprio nella giornata di ieri 1° maggio, i Colleghi impegnati nei servizi di controllo del territorio e di contrasto alla diffusione del coronavirus si sono distinti in due diverse tipologie d’intervento il cui comune denominatore è stato l’alto senso del dovere, la professionalità e l’attaccamento al servizio.
Il primo episodio, verificatosi nel pomeriggio del 1° Maggio nel popoloso quartiere di Santa Maria, è relativo al salvataggio di un giovane che ha tentato il suicidio cercando di buttarsi da un ponte, evento che è stato impedito soltanto grazie all’intervento congiunto e coordinato delle pattuglie delle Volanti e di quelle impiegate nei servizi anticontagio. A loro vogliamo pubblicamente esprimere il nostro plauso per il modo in cuisono riusciti ad esprimere l’indole primaria delle donne e degli uomini della Polizia di Stato che vivono giornalmente il loro servizio come un impegno primario in soccorso della cittadinanza.
Allo stesso modo vogliamo pubblicamente esprimere plauso e solidarietà alle due pattuglie dell’Ufficio Volanti che, nel medesimo giorno ed a distanza di poche ore, invece, si sono adoperati in un intervento nel quartiere Aranceto dove un folto numero di appartenenti alla comunità rom si era riunito per festeggiare una festa di compleanno.
In tale circostanza i colleghi intervenuti per impedire la violazione delle norme anticontagio sono stati oggetto di un vile tentativo di aggressione da parte di una cinquantina di nomadi. Soltanto l esperienza l abilita’ la capacita’ e la professionalita’ dei colleghi intervenuti ha permesso di riportare i rom alla calma ed impedito che si andasse allo scontro frontale con possibili e peggiori conseguenze. Si tratta dell ennesimo tentativo di violenza gratuita nei confronti delle Forze dell Ordine posto in essere da un gruppo criminale che specialmente nei quartieri periferici della citta’ tenta di imporre la propria autorita’ cercando di contrapporsi a quella dello Stato. Purtroppo e’ un fenomeno in crescita che preoccupa sempre piu’ e che richiede l adozione di iniziative di contrasto che abbiano il carattere della quotidianita’ e che proprio in virtu’ di cio’ devono coinvolgere tutte le risorse ed energie positive della comunita’ cittadina. E altresi’ innegabile che bisogna dotare le Forze di Polizia di strumentazioni in grado di contrastare efficacemente tali fenomeni in modo da consentire rimedi immediati. Certamente il periodo di sperimentazione svolto in altri contesti territoriali del taser o pistola ad impulsi ha ampiamente dimostrato come sia lo strumento piu’ prezioso ed utile poiche’ in diverse circostanze e’ bastato estrarlo per convincere i malintenzionati a desistere senza che i poliziotti fossero costretti al c.d. corpo a corpo . Peraltro l utilizzo di tale strumento a parere di questa Organizzazione Sindacale e’ ancor piu’ necessario nelle piccole realta’ territoriali. Difatti nei grossi centri quali Roma Milano o Napoli si riesce a mettere in strada un numero piu’ consistente di pattuglie sul territorio che riescono ad esprimere un impatto operativo piu’ consistente diversamente da realta’ piu’ piccole come quella catanzarese. Allo stesso modo spero che in tempi ragionevolmente utili ai Colleghi catanzaresi venga fornito il Taser trattandosi di un valido ed essenziale strumento che attraverso una scarica ad alto voltaggio immobilizza per alcuni secondi l aggressore. Voglio infine ringraziare ancora una volta gli Operatori coinvolti nei due episodi poiche’ nonostante le ovvie difficolta’ connesse all emergenza pandemica in atto con la loro lodevole ed encomiabile condotta operativa con spirito di sacrificio ed elevata professionalita’ hanno dato un senso concreto alla missiondella Polizia di Stato.