Il Papa emerito Joseph Ratzinger parla di crisi della società contemporanea paragonando le nozze gay e l’aborto al “potere spirituale dell’Anticristo“. La biografia scritta dal suo amico giornalista Peter Seewald, Ein Leben, in uscita domani e anticipata da Repubblica (in Italia uscità in autunno) rischia di diventare un’altra bomba sul pontificato di Papa Francesco, che su questi temi è stato sempre molto cauto e decisamente più aperto ai laici rispetto al suo predecessore. Anche perché l’ala più conservatrice della Chiesa è rimasta fedele e vicinissima a Benedetto XVI, e potrebbe cogliere l’occasione per incalzare Bergoglio. C’è già un primo segnale: a lanciare le indiscrezioni sui contenuti della biografia è stato proprio il sito americano conservatore LifeSiteNews, punto di riferimento mondiale degli anti-Bergoglio.
“Cento anni fa – afferma Benedetto – tutti avrebbero considerato assurdo parlare di un matrimonio omosessuale”. Mentre oggi, dice, si è scomunicati dalla società se ci si oppone. E, scrive Repubblica, lo stesso vale per “l’aborto e la creazione di esseri umani in laboratorio”. E ancora: “La società moderna è nel mezzo della formulazione di un credo anticristiano e se uno si oppone viene punito dalla società con la scomunica. La paura di questo potere spirituale dell’Anticristo è più che naturale e ha bisogno dell’aiuto delle preghiere da parte della Chiesa universale per resistere”. Resistere, contrapporsi all’ideologia dominante. Il nucleo del pontificato di Benedetto ribadito in questa biografia, in cui Ratzinger mette in guardia Francesco: “La vera minaccia per la Chiesa e quindi per il ministero petrino risiede nella dittatura mondiale di ideologie apparentemente umanistiche, contraddicendo le quali si resta esclusi dal consenso sociale di fondo”. I lupi, insomma, non sono nascosti in Vaticano ma “nel trionfo della ideologia relativista, che tende ad escludere chi ha una concezione diversa da quella dominante”.