Stipendi Forze Armate e di Polizia: oggi – 1° maggio 2020, nonché festa dei lavoratori – c’è un’ottima notizia per il personale che percepisce stipendi più bassi, ovvero inferiori alla soglia dei 28.000€ l’anno (il periodo da prendere come riferimento è quello che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018).
Per questi, infatti, è in pagamento questo mese il bonus defiscalizzazione, l’assegno una tantum riconosciuto con la riduzione – per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019 – dell’imposta lorda determinata sul trattamento economico accessorio comprensivo dell’indennità di natura fissa e continuativa corrisposte al personale del comparto Difesa.
A seconda del reddito percepito – si fa riferimento al 2018 – la riduzione arriva fino ad un massimo di 507,00€; è questo, quindi, l’importo massimo fruibile con l’indennità una tantum che, ricordiamo, è in pagamento nel mese di maggio.
Questo è stato possibile grazie all’intenso lavoro svolto dal CUSI (Centro Unico Stipendiale Interforze), il quale – nonostante l’emergenza nazionale – ha fatto pressione su NoiPA affinché l’indennità una tantum venisse pagata in tempi brevi. Un lavoro che ha dato i suoi frutti, come conferma il cedolino di maggio già visibile su NoiPA.
Defiscalizzazione nel cedolino NoiPA di maggio
Come anticipato, grazie al lavoro incessante del Centro Unico Stipendiale Interforze, nel cedolino di maggio – che è già disponibile in modalità visualizzazione nell’area di NoiPA relativa alla consultazione dei pagamenti, mentre i compensi saranno erogati secondo le solite tempistiche – è compreso quello che impropriamente potremmo definire come bonus defiscalizzazione.
Ricordiamo che la defiscalizzazione interessa il personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate con reddito percepito nel 2018 inferiore a 28.000€ lordi. In questo modo, grazie alla riduzione massima di 507,00€, chi ha un reddito piuttosto basso non viene penalizzato in quanto non comporta la perdita della defiscalizzazione prevista per le Forze dell’Ordine, meglio conosciuto come bonus 80,00€ (da non confondere, però, con il Bonus Renzi).
Anche se non va a toccare direttamente il personale volontario delle Forze Armate, il bonus defiscalizzazione ha vantaggi anche per i VFP1 e VFP4. Questo perché per la loro paga viene utilizzato come parametro per il calcolo lo stipendio del 1° Caporal Maggiore; nel dettaglio, per chi è in ferma volontaria annuale la paga è pari al 64% della retribuzione di quest’ultimo, mentre per i secondi è del 74%.
Il risultato della defiscalizzazione, che ricordiamo varia a seconda del reddito fino ad un massimo di 507,00€, viene riconosciuto in un unico emolumento; quest’anno l’indennità una tantum è contenuta nel cedolino di maggio. Una buona notizia per il personale delle Forze Armate e di Polizia, per le quali nei prossimi mesi dovrebbe arrivare un’altra indennità una tantum che andrà a far incrementare lo stipendio, ovvero i compensi erogati dal Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali).