“Con il nuovo decreto che contiene ulteriori misure urgenti in materia di detenzione domiciliare e permessi ai detenuti, il governo tenta di mettere una pezza al disastro delle scarcerazioni dei boss mafiosi con il pretesto del coronavirus, introducendo un macchinoso sistema di richieste pareri e di comunicazioni che sembra finalizzato piu’ a scaricare la responsabilita’ delle decisioni che a rendere chiaro ed effettivo un principio molto semplice: un capomafia recluso al 41bis non puo’ tornare a casa perche’ c’e’ il rischio astratto che possa essere contagiato”. Cosi’ il segretario, WANDA Ferro, e i componenti FdI in Antimafia, Luca Ciriani e Antonio Iannone. “Non solo il governo non dice una parola sulla possibilita’ di
adeguare il sistema penitenziario alla necessita’ di garantire in pieno la salute e la sicurezza dei detenuti quanto cerca di deviare l’attenzione dalle proprie gravi responsabilita’ per le
numerose scarcerazioni che si sono susseguite nelle scorse settimane”, concludono i parlamentare FdI.