Ieri pomeriggio, in un comune limitrofo alla città di Mantova, gli agenti in forza alla sezione di Polizia Postale di Mantova si sono presentati sotto casa di un tizio che su facebook, aveva scritto un post contro l’agente di polizia Pasquale Apicella, ucciso a Napoli la notte tra il 26 e il 27 aprile.
Questo il post su facebook: “Caro poliziotto della stradale che prima ti piaceva il pericolo e volevi essere operativo. Prima di fare l’eroe in un frontale a 130 km/h con dei rapinatori hai pensato alla tua famiglia? O hai pensato vediamo chi è più duro? Dove credevi di essere? In un film? Il mister fast e furios. Pensavi di essere immortale? Sei morto solo tu. E l’hai pigliata in culo. Ti facevi da parte, chiamavi i rinforzi. Facevate un inseguimento a tutta regola e norma di legge. Coglione, sbruffone, buffone. Non ho pietà per te, nè per i tuoi figli. Perché per primo non ne hai avuto te. Non trovo giusto che i rapinatori ora devono rispondere di omicidio, penso invece che i rapinatori dovrebbero denunciarti, per mancato omicidio plurimo intenzionale”.
L’uomo, alla vista delle macchine con i colori d’Istituto, ha cercato di sfuggire all’identificazione barricandosi letteralmente in casa e iniziando ad urlare con l’intento di attirare l’attenzione dei passanti. I poliziotti delle volanti, giunti sul posto in ausilio, dopo una brillante azione coordinata sono riusciti a bloccare il soggetto, farlo desistere e con non poca fatica a farlo collaborare. Accompagnato in Questura è stato interrogato alla presenza di un legale. È stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per Vilipendio e Resistenza a Pubblico Ufficiale.
Plauso all’operato dei poliziotti, arriva da Fabrizio Santoro, Segretario Provinciale Sap di Mantova: “L’operato dei colleghi è stato impeccabile – dice Santoro a Forze Armate News – sono riusciti ad identificare il soggetto rendendo giustizia alla memoria del nostro caro collega Pasquale Apicella”.