Banchi affollati di notte, per obbedire all’ordine del capo di occupare il Parlamento, ma deserti al mattino, in uno dei momenti più significativi e commoventi della giornata: la commemorazione di Pasquale Apicella, il poliziotto ucciso a cavallo fra il 26 e il 27 aprile a Napoli, nel tentativo di sventare una rapina.
Quando, poco prima di pranzo, il presidente della Camera Roberto Fico ha dato inizio alla breve cerimonia di cordoglio, rendendo omaggio “al giovane agente deceduto per la risolutezza e il coraggio mostrati nell’adempimento del dovere”, gli scranni della Lega erano quasi completamente deserti.Su 125 eletti, saranno stati presenti non più di 4 o 5 deputati. Comunque pochi, anche a voler considerare il contingentamento imposto dalle norme di sicurezza anti-coronavirus.
E dire che una quarantina di onorevoli del Carroccio, dieci volte tanto, erano rimasti invece asserragliati nel palazzo fino all’alba, per protestare contro il governo.
Una notte intera trascorsa a scattare selfie e a girare video, subito postati sui social, per testimoniare la “battaglia a oltranza per la democrazia” (copyright di Salvini). Difesa tuttavia dai leghisti a intermittenza: non di giorno, quando l’aula dedicava un minuto di silenzio all’ultimo caduto delle forze dell’ordine, ma di notte, che fa più notizia.
La Repubblica