“Ancora un giorno nefasto per l’Italia che, purtroppo per l’ennesima volta, perde uno dei suoi migliori figli a causa di un Dovere portato avanti fino all’estremo sacrificio. Ancora una volta piangiamo per un Servitore dello Stato che ha vestito con onore la divisa, con generosità, con mirabile voglia di fare. Ancora una volta la violenza insensata e brutale ha annientato in un solo atroce istante una vita preziosa, per il paese intero, per la Polizia di Stato, ma soprattutto per i suoi Familiari chiamati a una prova di coraggio che sembra travolgerli. Una Famiglia a cui ci stringiamo con tutta la solidarietà e la forza possibili, nel tentativo di fargli giungere il nostro abbraccio”. Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), esprime così il cordoglio per la morte dell’Agente scelto della Polizia di Stato, Pasquale Apicella, di 37 anni, deceduto la notte scorsa, a Napoli, mentre cercava di fermare alcuni rapinatori dopo un colpo in banca. Ferito il collega che si trovava con lui. “Anche al collega di Apicella va il nostro pensiero – aggiunge Schio -, perché speriamo che guarisca al più presto dalle ferite del corpo, ma soprattutto perché sappiamo che dovrà fare i conti con le ferite dell’anima, e con il dolore di aver perso il suo collega. Non è mai troppo sottolineare cosa possa significare dedicare la vita allo Stato, agli altri, a principi e valori per i quali si è disposti a morire e per i quali, purtroppo, si muore. Troppo spesso, troppo facilmente. Il sacrificio di Pasquale Apicella oggi sia di esempio a tutti noi, e non abbandoni mai la nostra memoria”.