“Anche nel caso relativo alla concessione della detenzione domiciliare per motivi di salute a Pasquale Zagaria si sta creando un polverone strumentale e inaccettabile. La magistratura di sorveglianza deve poter svolgere il proprio lavoro in modo indipendente applicando la legge. La legge a partire dalla nostra Costituzione prevede che il diritto alla salute sia garantito ad ogni individuo art. 32 e che la pena non possa consistere in trattamenti contrari al senso di umanita’ art. 27 . Disposizioni che valgono per tutti senza eccezioni di sorta” . Cosi’ in una nota Patrizio Gonnella presidente di Antigone. La preannunciata ispezione ministeriale sembra quasi voler disincentivare il ruolo di garanzia giurisdizionale dei magistrati – continua – e sembra voler rispondere a un montare di prese di posizioni strumentali di chi concepisce la pena come vendetta e pensa in spregio al disposto della nostra Carta costituzionale che i detenuti debbano marcire in carcere. In queste settimane e’ soprattutto grazie ai giudici di sorveglianza che si sta lentamente riducendo la popolazione detenuta e di questo siamo a loro grati. un antidoto al disastro che sempre incombe sul sistema penitenziario. Non c’e’ alcun rischio di scarcerazione di massa di boss mafiosi tanto che sempre ieri e’ stata negata la concessione di un provvedimento di detenzione domiciliare che resta comunque una pena e non e’ un ritorno in liberta’ a Nitto Santapaola . Quello che fanno i magistrati e’ di valutare caso per caso e dietro il parere di medici la compatibilita’ tra lo stato di salute di un detenuto e le possibilita’ che le patologie vengano curate al meglio all’interno degli istituti. E solo laddove cio’ non fosse possibile – precisa il presidente di Antigone – vengono disposte misure alternative. Nel caso specifico di Pasquale Zagaria poi ben conosciamo e stimiamo per qualita’ onesta’ indipendenza professionalita’ il giudice De Vito a cui esprimiamo massima solidarieta’ e vicinanza. Crediamo che uno Stato forte non abbia paura di una persona malata anche se mafiosa. Mai. Uno Stato forte si fida dei suoi giudici