Gli ultimi sondaggi di Ixè certificano il pessimo periodo per Matteo Salvini: la Lega sarebbe sempre più in calo e vicina al PD, mentre nella fiducia verso i leader è superato da Giorgia Meloni e quasi doppiato da Giuseppe Conte.
Iniziano a essere diversi i campanelli d’allarme in casa Lega, con gli ultimi sondaggi realizzati dall’istituto Ixè in data 21 aprile per conto della trasmissione Cartabianca che certificano una sostanziale crisi sia per il Carroccio che per il proprio leader Matteo Salvini.
Stando all’ultima rilevazione dell’istituto, anche se ancora saldamente primo partito del Paese la Lega non sembrerebbe essere capace al momento di arrestare la propria emorragia di voti.
Un calo che porterebbe il Partito Democratico a essere attestato a soltanto quattro punti percentuale di distacco, dopo che alle ultime europee del maggio 2019 il divario tra i due partiti era quasi il triplo.
Per Matteo Salvini questa sorta di crisi sarebbe iniziata in estate al Papeete, ma da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus le difficoltà sarebbero aumentate anche perché, senza il poter girare tra la gente, l’azione dell’ex ministro appare depotenziata.
Anche la gestione poco convincente della crisi sanitaria in Lombardia, da sempre fortino della Lega e guidata dal fedelissimo Attilio Fontana, potrebbe aver contribuito ad appannare l’aurea del Carroccio.
Guardando i dati snocciolati dal sondaggio, appare evidente come non vada di certo meglio anche all’altro Matteo, visto che Italia Viva fresca creatura politica di Renzi sarebbe addirittura sotto la soglia del 2%.
Salvini male anche nei sondaggi sulla fiducia nei leader
Le brutte notizie dai sondaggi per Matteo Salvini arrivano però anche da quelli sulla fiducia verso i leader politici nostrani. Sempre in una indagine di Ixè del 21 aprile, primo per ampio distacco sarebbe infatti il grande “nemico” Giuseppe Conte.
Il segretario della Lega in questa speciale classifica sarebbe però dietro anche a Giorgia Meloni. Se consideriamo che la maggior parte dei voti che il Carroccio avrebbe perso sarebbero stati intercettati da Fratelli d’Italia, nel centrodestra adesso potrebbe esserci un nuovo dualismo.
L’ex ministro però deve guardarsi anche dalla sempre maggiore popolarità di Luca Zaia, governatore leghista del Veneto che durante questa emergenza dovuta dal coronavirus ha ricevuto attestati di elogio anche dal centrosinistra.
Come se non bastasse, sono diverse le voci che parlano di un rapporto con Giancarlo Giorgetti che ultimamente si sarebbe fatto più complicato: se il numero due della Lega guida la frangia moderata del partito auspicando toni meno forti e più collaborativi, Matteo Salvini sembrerebbe continuare invece nella sua strategia da campagna elettorale permanente.
Il Carroccio comunque sarebbe sempre il primo partito del Paese e Salvini un leader capace di scaldare le piazze come nessun altro al momento, ma in Italia negli ultimi anni non sono stati pochi i leader passati da percentuali plebiscitarie a un forte ridimensionamento. Per informazioni citofonare a casa Renzi.