“Scusate, devo andare a fare un esorcismo”.
Ha evitato così la sanzione un presunto prete fermato dagli agenti della polizia locale nell’ambito dei controlli sul rispetto dei decreti anticoronavirus.
E’ successo nel territorio del Comune di Arborio, in provincia di Vercelli.
Il prelato, come riporta La Stampa, era “armato” anche di un documento che comprovava l’appuntamento preso per scacciare il demonio e firmato dall’arcivescovo di Vercelli.
“L’autocertificazione che il sacerdote ha presentato – ha spiegato il comandante della polizia locale Pierangelo Daglia – era inoppugnabile, corredata dalle credenziali firmate dall’arcivescovo. E’ stato quindi lasciato passare senza la verbalizzazione della contravvenzione”.
La Curia diocesana di Vercelli ha però negato di aver mai autorizzato l’esorcismo: “L’Arcidiocesi di Vercelli – si legge in una nota – smentisce che il protagonista dell’accaduto sia un proprio presbitero diocesano o religioso operante sul proprio territorio. Di conseguenza anche il documento eventualmente presentato dal sacerdote oggetto dei fatti menzionati non reca la firma dell’Arcivescovo di Vercelli, Marco Arnolfo, totalmente estraneo rispetto ai fatti menzionati”.