Da qualche tempo è aperta la caccia al verbale “sbagliato”. Premetto che non rientra tra miei scopi quello di voler giustificare in alcun modo l’azione di chi ha eventualmente commesso errori grossolani ma, mi spiace notare che in questa emergenza – in cui ogni giorno sono cambiate regole e procedure e dove si crea il solito sistema di deroghe, proroghe, eccezioni ed eccezioni dell’eccezioni, se non ogni ora, con l’emanazione di leggi o, peggio, decreti di non agevole interpretazione e restrittivi – molti appartenenti alle forze di polizia si sono trovati a dover far rispettare norme gravi emanate dal governo in condizioni emergenziali e mai verificatesi prima.
La cosa strana, e non è la sola, è che nei media trovo spesso giustificazioni per gli errori dell’azione governativa che si è caricata di decisioni avvalendosi di esperiti e medici che, ove fossero confermati, come veri e determinati avrebbero potuto incidere sul costo in vite umane perse, a dire degli esperti. Ma non c’è analoga considerazione per chi invece ha dovuto e deve scegliere in pochi minuti, da solo, l’applicazione di nuove normative cambiate a raffica, e a mio parere non sempre chiare e difficilmente interpretabili e adeguabili alle molteplici realtà e necessità concrete degli italiani.
Solo oggi, poi, leggo sul sito del governo, una pubblicazione che chiarisce tanti aspetti. Farlo prima no?
Continuare con questo sport della “caccia al verbale” – che la maggior
parte delle volte è strumentale, in un Paese dove lo “scusario” è un
altro sport da primato italiano, teso a delegittimare le donne e gli
uomini in divisa – la pagheremo cara nel momento della seconda fase di
ripartenza, laddove ognuno giustamente avrà più motivi validi e di
conseguenza ci saranno più “soggetti internazionali diplomatici
intergalattici” che si inventeranno scuse fantascientifiche.
Tutta questa incertezza e il solito preconcetto astio nei confronti dei tutori dell’ordine questo, andrà a beneficio di chi ne vorrà consapevolmente approfittare.
In questi mesi la Polizia di Stato ha arrestato latitanti, ha salvato vite, ha soccorso persone in difficoltà, sono state sventate vendite di mascherine illegali e pericolose, sono stati sequestrati gel non a norma, e potrei continuare per ore. Lo hanno fatto con alle spalle il pericolo coronavirus, senza tentennare un attimo per il beneficio della comunità. Ma non leggo nei media lo stesso entusiasmo dato alle contestazioni sopra citate. La cosa che sta facendo notizia, sono i verbali contestati e dichiarati senza buon senso, ma nel tentativo di rispettare i decreti firmati dal governo (le critiche alla politica che ha emesso le norme e dirama direttive proprio no?)
E’ infatti sempre più facile impallinare chi, brutto, sporco e cattivo è chiamato a far rispettare ciò che altri scrivono e approvano, rischiando il contagio per colpa di irresponsabili con scuse vergognose, e che può a sua volta essere trasmesso al proprio nucleo famigliare.