È accaduto ieri mattina. I carabinieri della stazione di Badia Calavena si trovavano nel comune di Selva di Progno, impegnati nei servizi per la verifica del rispetto delle misure imposte per il contenimento e la mitigazione relative all’emergenza coronavirus, intenti ad effettuare un controllo alla circolazione stradale.
Il caso ha voluto che i militari si fermassero proprio vicino all’abitazione di un uomo che si è sentito male. La loro attenzione è stata richiamata da un familiare che si era precipitato in strada per rendersi visibile all’eliambulanza del 118, allertata poco prima.I carabinieri non ci hanno pensato due volte e si sono precipitati nell’abitazione dove, riverso a terra, c’era un uomo di 50 anni in arresto cardiaco.
Si sono dunque subito attivati mettendo in atto le manovre rianimatorie che hanno consentito di ristabilire l’attività respiratoria e cardiovascolare dell’uomo in attesa dell’arrivo dei sanitari. L’uomo, elitrasportato all’ospedale di Borgo Trento è stato ricoverata in “prognosi riservata”.
Un intervento, quello dei militari, possibile anche grazie al progetto “La fiamma per la vita” che il Comando provinciale carabinieri di Verona e l’associazione italiana soccorritori portano avanti da svariati anni abilitando i militari dell’Arma alle procedure di rianimazione cardiopolmonare ed all’utilizzo dei defibrillatori.