“Le mafie sono un problema globale, spesso al Sud abbiamo l’origine delle mafie, ma sono un fenomeno europeo e mondiale, anche se l’Europa fanno finta di non capire. In Germania arrivano milioni di euro provenienti dal traffico di cocaina, ci sono grandi ristoratori che riciclano per conto della ndrangheta. Questo per rispondere a quel giornale che non si deve permettere di dire quelle cose sull’Italia”.
A tornare sul caso “Die Welt” è il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervistato da Sky Tg24. “Frau Merkel resti ferma” era il titolo del quotidiano conservatore, in cui si chiedeva al Governo tedesco di non cedere alle richieste italiane perché “in Italia la mafia è forte e sta adesso aspettando i nuovi finanziamenti a pioggia di Bruxelles”.
“Non si devono permettere di dirlo – replica Gratteri – perché io so bene la situazione per quante rogatorie internazionali ho fatto con la Germania già 10 anni prima della strage di Duisburg. So io quante volte li abbiamo pregati di cambiare le norme, quante volte abbiamo chiesto di contrastare le mafie in Germania, e non siamo stati ascoltati. Di cambiare il loro codice, e non siamo stati ascoltati”.