Aveva 58 anni e, da quasi un anno, era andato in pensione. Elvio Tacconi ha dedicato la sua vita a quella divisa portata addosso con onore e grande abnegazione. La stessa abnegazione scevra da qualsivoglia secondario interesse che, negli anni, lo ha visto sindacalmente schierato in prima linea per tutela dei suoi colleghi. Elvio infatti, è stato per anni, segretario provinciale di Mantova del Sindacato Autonomo di Polizia.
Il coronavirus, purtroppo non lo ha risparmiato, portandolo via ai suoi affetti più cari.
Una vita per i colleghi
Elvio Tacconi ha amato il suo lavoro, così come ha amato difenderlo. Motivo per il quale, anche dopo il pensionamento, ha continuato comunque a dispensare utili consigli e insegnamenti a chi ha preso il suo posto alla guida della segreteria provinciale.
Ed è proprio il neo segretario provinciale, Fabrizio Santoro, che lo ha ricordato con una commovente riflessione affidata alle pagine di Forze Armate News:
“Descrivere Elvio in qualche riga è pressocchè riduttivo. Non gli renderebbe il giusto tributo. E’ pur vero che i tributi, in questo periodo di emergenza, vanno a farsi benedire, ma è incredibile tutto ció. Anche io, come la stragrande maggioranza delle persone, inconsciamente, tendiamo a prendere sempre le distanze dalla morte. La definirei una forma di “autoprotezione” alla quale tutti ci affidiamo in casi come questo, perché ci aiuta ad andare avanti comunque… “show must go on”, per intenderci. La morte di Elvio – ci spiega Santoro – mi ha lasciato sgomento, mi ha fatto capire che non tutto alla fine puó sistemarsi e la canzone dei Queen rimane una canzone. Cosi come rimane il dolore, mio e di quanti, nella Questura di Mantova, l’hanno conosciuto. Un uomo tutto d’un pezzo, sempre sorridente e disponibile. Lui sistemava sempre tutto… stavolta non ci è riuscito e noi tutti siamo sprofondati in uno sconforto incredibile. La cosa che, però, piu di tutte mi lascia affranto, è l’impossibilità di dargli l’ultimo saluto così come meritava, così come tutti nella Questura di Mantova volevano. Elvio è stato per 25 anni il segretario del Sap, per 25 anni è stato l’interprete massimo a livello provinciale. Quando, in giugno scorso, mi ha lasciato in eredità l’incarico, ho pregato perchè continuasse a darmi una mano, diceva che ce l’avrei fatta da solo. In realtà, una mano continuava a darmela ancora, ci sentivamo spesso al telefono, mi chiamava “segretà”, io gli rispondevo che il segretario era lui e che speravo solo di cavarmela. Mi dispensava consigli, e li custodirò per sempre. Ora il mio pensiero va a suo figlio, Luca, affinchè trovi la forza per superare questo dolore, Elvio – conclude Fabrizio Santoro – è tra noi e ci rimarrà, sorridente come sempre. Ciao Segretá”.