“In questo momento particolare per le carceri italiane prezioso è stato il contributo delle altre Forze di Polizia e della Polizia di Stato, in particolare nella gestione e risoluzione delle proteste violente degli scorsi giorni, con devastazioni e violenze assurde ed indiscriminate. Al Capo della Polizia Franco Gabrielli deve andare l’apprezzamento di tutta la Polizia penitenziaria e la nostra solidarietà rispetto agli attacchi senza senso che ha ricevuto per avere avuto invece il merito di richiamare l’attenzione di tutti gli apparati di sicurezza dello Stato sul rischio di nuove rivolte nelle carceri italiane”. Lo dichiara Donato Capece segretario generale del sindacato di Polizia penitenziaria Sappe che aggiunge: “Noi siamo molto consapevoli della considerazione che Gabrielli ha per noi e lo ringraziamo, non a caso abbiamo chiesto il passaggio del Corpo di Polizia Penitenziaria alle dipendenze del ministero dell’Interno”. Secondo Capece sono dunque incomprensibili e irresponsabili gli attacchi che “anche nel nostro interno sono stati rivolti al prefetto Gabrielli di cui si è reso responsabile chi sembra più attento a ricercarsi una visibilità mediatica personale in un contesto assai critico e difficile con polemiche gravi e sgarbate, piuttosto che avere il rispetto istituzionale di mantenere un basso profilo su queste vicende. Anche dichiarare uno sciopero bianco in carcere – aggiunge – in questo momento è senza senso ora bisogna stare tutti uniti e vicini ai poliziotti penitenziari in servizio per superare l’emergenza in atto. Come pure ha sottolineato il sottosegretario al ministero della Giustizia Andrea Giorgis bisogna mettere da parte ogni polemica più o meno strumentale e raccogliere le parole del presidente della Repubblica Mattarella su temi penitenziari” conclude Capece.