“Dobbiamo continuare a rispettare le regole con pazienza. Non è facile ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere, solo in questo modo riusciremo a tutelare noi stessi e chi amiamo. Il nostro è un sacrificio minimo se paragonato al sacrificio di chi rischia di più, come medici, infermieri e forze dell’ordine; cassieri, farmacisti e autotrasportatori”. Lo ha detto il Premier Conte poco fa in diretta streaming. “Oggi abbiamo deciso di chiudere ogni attività produttiva che non sia essenziale. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati e associazioni di categoria per stilare una lista delle attività necessarie in questa fase di emergenza. Resteranno aperti supermercati e negozi di generi di prima necessità. Nessuna restrizione per i supermercati. Non c’è bisogno di affollare negozi e fare code. Assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali e attività connesse. Al di fuori di queste consentiremo solo svolgimento di lavoro in remoto e attività produttive rilevanti per produzione nazionale. Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. È necessario per affrontare fase acuta del contagio, serve per contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia. Non è solo una crisi sanitaria, ma anche una crisi economica. Lo Stato c’è.