Il coronavirus si “combatte” anche con l’Esercito. I militari daranno il proprio contributo in Campania e Sicilia con l’obiettivo di stringere il cerchio sui “furbetti” delle misure stabilite dal governo Conte per far fronte all’emergenza. Una richiesta che è arrivata anche dal governatore lombardo Attilio Fontana, su cui c’è la «piena disponibilità» del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Mentre prosegue l’attività delle forze dell’ordine lungo lo Stivale e, secondo i dati del ministero dell’Interno, ammontano a 53mila le denunce e a oltre 1,2 milioni i controlli in otto giorni.
Dopo gli appelli delle due Regioni del Sud per l’impiego dei soldati, anche la Lombardia si è mossa. «Io chiederò formalmente che il programma “Strade sicure” dell’Esercito «venga esteso a tutta la Lombardia per dare un elemento di deterrenza», le parole di Fontana. «Non è una vacanza per cui si va al parco – ha aggiunto – è una guerra. In guerra, normalmente, si hanno restrizioni e sacrifici molto maggiori».
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Un appello accolto prontamente dalla Difesa. «D’intesa con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ho dato piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in “Strade sicure” per la gestione dell’emergenza coronavirus», la replica a stretto giro del ministro Lorenzo Guerini. Intanto, una parte dei soldati in servizio in Sicilia sarà impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri. La rassicurazione al governatore Nello Musumeci è stata data dal titolare del Viminale in un colloquio telefonico. Il presidente dell’isola aveva avanzato già ieri a Lamorgese un’altra richiesta formale, allarmato dalla crescita dei positivi in Sicilia. Duplice l’obiettivo di Musumeci: da un lato, un maggiore controllo preventivo e, dall’altro, una più intensa attività sanzionatoria, in particolare, nei capoluoghi di provincia e agli approdi dello stretto di Messina. Il governatore ha messo l’accento sulla «perdurante inosservanza» delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19. Ma ha parlato anche di «una regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale».
E non finisce qui, perché alcuni contingenti dell’Esercito sono in arrivo in Campania per affiancare le forze dell’ordine nei controlli sul territorio. In totale, 100 le unità impegnate in questa prima fase. Poi ci sarà una programmazione più organica, ha detto il capo del Viminale al presidente Vincenzo De Luca, il quale ha, tra l’altro, optato per la zona rossa ad Ariano Irpino, dove oggi è stata denunciata una coppia residente in Svizzera. Per definire nei dettagli l’organizzazione della missione poi spazio a una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con i prefetti campani interessati. Non solo.
S’impenna il numero di denunce e controlli in tutta Italia: sono 52.525 le prime e oltre un milione e 200mila le persone controllate in otto giorni. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, dall’11 marzo scorso a ieri, le forze dell’ordine hanno denunciato 51.230 persone per inottemperanza al Dpcm e 1.295 per false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Infine, il capitolo esercizi commerciali: 1.668 i titolari denunciati, 195 dei quali ieri. Per 101 attività è scattata la sospensione