Tecnicamente e’ fattibile ma sarebbe uno strappo importante alle regole che ispirano il nostro ordinamento sulla tutela della privacy. Ovviamente oggi siamo in un’emergenza straordinaria e potrebbe anche giustificarsi una deroga a quei principi generali. Una valutazione spetta a chi strategicamente politicamente e giuridicamente deve gestire l’emergenza . Cosi’ Nunzia Ciardi direttrice del servizio Polizia postale e delle comunicazioni all’ANSA sull’ipotesi che l’Italia segua la strada della Corea del Sud che ha impiegato un’app per tracciare i movimenti delle persone contagiate dal Covid-19 nella sua strategia di contenimento del virus. Vanno fatti – aggiunge Ciardi – bilanciamenti tra i vari interessi in gioco valutando quanto sia consigliabile sotto il profilo strategico etico e politico