«A soli pochi giorni dalla pubblicazione del ‘Cura Italia’, ecco le prime rivendicazioni. Tra queste, ai sensi dell’art. 119, la richiesta del legale difensore di Antonino Speziale, di concedergli i domiciliari, in vista del fine pena fissato a cavallo tra settembre e ottobre di quest’anno. Noi non ci stiamo, non sia vanificato il sacrificio di un servitore dello Stato».
Commentano così, Celestino D’Angeli e Patrizia Massimini, vertici dell’associazione Nuova Difesa, la richiesta avanzata al Magistrato di sorveglianza di Caltanissetta, dal legale di Antonino Speziale, in carcere per l’omicidio preterintenzionale dell’Ispettore Filippo Raciti, morto nel febbraio 2007 durante gli scontri per il derby Catania – Palermo.
«In questo momento – proseguono D’Angeli e Massimini – il nostro pensiero è più che mai rivolto alla famiglia dell’Ispettore Raciti. A loro la nostra incondizionata vicinanza. Il nostro auspicio – concludono – è che l’emergenza coronavirus non diventi occasione di fuga per chi merita di scontare la propria pena in carcere, vanificando il lavoro e il sacrificio delle Forze dell’Ordine».